L’economia della provincia nel 2009
Disponibili i dati del “Rapporto sull’Economia della Provincia di Forlì-Cesena 2009” realizzato dalla Camera di Commercio con la collaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna – la crisi pesa fortemente su tutti i settori dell’economia provinciale
Forti difficoltà hanno pesato sull’economia provinciale nel 2009. I settori: agricolo, manifatturiero, edile e quello dei trasporti hanno evidenziato andamenti sfavorevoli; ridimensionamento dei livelli occupazionali e calo delle esportazioni sono altrettanti elementi negativi; “tenuta” per comparto agroalimentare e del turismo. Questo è ciò che emerge in modo esplicito dal “Rapporto sull’Economia della provincia di Forlì-Cesena nel 2009” realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. Il Rapporto, disponibile anche on-line sul sito dell’Ente camerale (www.fc.camcom.it), sarà presentato ufficialmente martedì 9 marzo, da Alberto Zambianchi, Vice Presidente Vicario della Camera di Commercio, Guido Caselli, Direttore dell’Area Studi e Ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna e Giovanni Sabatini, Direttore Generale ABI (Associazione Bancaria Italiana)
I relatori nei loro interventi affronteranno varie problematiche: in particolare Alberto Zambianchi illustrerà i principali indicatori congiunturali provinciali; Guido Caselli contribuirà a completare il quadro con riflessioni sui livelli di cambiamento che stanno interessando il sistema imprenditoriale; Giovanni Sabatini, infine, interverrà sul ruolo del sistema bancario per “agganciare” la ripresa.
“L’analisi dei dati, dichiara Alberto Zambianchi Vice Presidente Vicario, mette in risalto un 2009 fortemente negativo con elementi di difficoltà che coinvolgono, seppur con gradi diversi, tutti i settori. La chiusura dell’anno appena trascorso e l’inizio del 2010 mostrano un rallentamento dei ritmi di caduta e qualche indicatore di segno positivo.
La Camera di Commercio, pertanto, proseguirà nelle iniziative mirate a sostenere il credito, la finanza d’impresa, nonché i processi di internazionalizzazione e innovazione del sistema imprenditoriale.
A fronte degli attuali problemi l’Ente continuerà anche a livello territoriale l’azione di raccordo e coordinamento, tra Enti, Istituzioni e sistema delle imprese.”
“Il lavoro, dichiara Guido Caselli, prende le mosse da due considerazioni, la prima è che noi stiamo vivendo una fase di profonda trasformazione sociale ed economica, cambiamenti che facciamo fatica a cogliere e misurare; la seconda è che Forlì-Cesena è un sistema complesso dove l’aspetto relazionale è l’elemento più importante. Non riusciamo a comprendere il funzionamento complessivo di tale sistema analizzandone le singole componenti, il territorio, come anche le persone, sono “sistemi complessi” e sulla base di questa analogia abbiamo sviluppato questo studio, utilizzando i modelli adottati dalle scienze sociali, nello specifico i livelli logici di Robert Dilts, per vedere come il sistema territoriale reagisce di fronte ai cambiamenti.”
Rapporto sull’economia della provincia 2009: l’andamento dei settori
Al 31 dicembre 2009 la Provincia di Forlì-Cesena conta una popolazione di 392.329 abitanti (186.748 nel comprensorio di Forlì e 205.581 in quello di Cesena), con un incremento del 1,11% rispetto al 2008; notevolmente in aumento l’incidenza della componente straniera sul totale residenti dal 1995 ad oggi: dallo 0,8% (2.672 in valore assoluto) del 1995 si è passati al 9,.9% (38.877) del 2009.
Il mercato del lavoro provinciale ha fatto rilevare un andamento contrassegnato da spiccati elementi di difficoltà. Nei primi tre trimestri 2009 si segnala come il tasso di occupazione provinciale (maschi e femmine nella fascia di età 15-64 anni) sia pari a 66,8% (69,1% in regione e 57,6% a livello nazionale); il tasso di disoccupazione (maschi e femmine riferito alla fascia d’età 15 anni e oltre), è salito al 6,1% (4,5% in regione e 7,5% a livello nazionale). Rispetto al 2008 risulta che le assunzioni sono calate quasi del 10%, mentre le cessazioni sono aumentate del l’11,2%;fortissimo aumento della Cassa Integrazione Guadagni: 3.431.705 ore di CIG Ordinaria (+563,1% rispetto al 2008), 902.217 ore di CIG Straordinaria (+470,9%), 1.367.597 ore di CIG in deroga (dato 2008 non omogeneo).
Con 9,6 abitanti per ogni impresa attiva (10,2 in Regione e 11,4 in Italia) si conferma la struttura imprenditoriale della Provincia di Forlì-Cesena caratterizzata da piccole imprese. Al 31/12/2009 il numero delle imprese attive provinciali è 40.650. Il tasso di variazione 2009 delle imprese registrate, escludendo l’agricoltura, è del -0,15% (-0,25% in regione, +0,76% a livello nazionale). Le imprese femminili sono 8.698 (+0,7%), quelle con titolari stranieri 2.488 (+2,4%). Sono in aumento del +4,3% le società di capitale (calcolato al netto del settore agricolo).
In agricoltura la Produzione Lorda Vendibile della provincia, pari a 585 milioni di euro nel 2009, rispetto all’anno precedente, ha evidenziato un decremento, in valore, dell’8,3%, dovuto in gran parte all’andamento negativo delle produzioni vegetali, in termini reali il valore della produzione agricola è nettamente diminuito rispetto al 1996 (primo anno di riferimento dopo la separazione della provincia di Rimini); i prezzi sono in diminuzione per cereali, frutta e suini; in aumento avicoli e uova; in calo del 2,0% il numero delle aziende agricole attive (sono 8.445).
Per l’industria manifatturiera a livello locale, che conta 4.923 imprese (-2,3% rispetto al 2008) con 36.760 addetti, il 2009 si è chiuso molto negativamente, anche se l’ultimo trimestre indica un rallentamento della caduta; in particolare tutti i settori, tranne l’alimentare, hanno segnato un risultato negativo.
Nel 2009 per le imprese delle costruzioni si rilevano forte calo delle commesse, difficoltà nel riscuotere i crediti e pure nell’accedere al credito. Le imprese sono 6.568 (-0,2% rispetto al 2008); di queste il 72,2% sono imprese individuali; le ditte individuali con titolari stranieri sono il 25,8%. Secondo i dati raccolti presso le Casse Edili nell’annata edile 2008/2009 le imprese del settore hanno dato lavoro a 8.404 dipendenti (-8,1% rispetto all’annata precedente), i quali hanno lavorato 9.619.629 ore (-8,9%).
Annata difficile per il settore commercio, segnato dalla crisi globale e dalla relativa stagnazione dei consumi; 8.941 sono le imprese attive (-0,4% rispetto al 2008); le imprese del commercio al dettaglio sono 4.496 (-0,1% rispetto al 2008). Generalizzata contrazione delle vendite al dettaglio (-3,1%).
Il movimento commerciale con l’estero dei primi 11 mesi 2009 ha rilevato, rispetto allo stesso periodo 2008, un calo delle importazioni del 20,4% e delle esportazioni del 28,3%, con un saldo positivo di quasi 900 milioni di euro. Il settore con la maggiore quota export è quello di “macchinari e apparecchi meccanici”. L’incidenza percentuale dei prodotti “high tech” nel 2008 (ultimo dato disponibile) è del 39,4%, (50,8% in Emilia-Romagna e 41,5% in Italia).
La stagione turistica 2009 ha avuto un andamento a luci e ombre con arrivi in aumento e presenze in calo (rispettivamente +1,2% e -1%) e una riduzione della quota della componente estera che dal 22,4% del 2000 scende al 17,2% attuale. Tenuta complessiva del comparto marittimo, peggioramento del comparto termale, andamento negativo nel collinare e montano, trend in crescita nei centri di Forlì e di Cesena.
Un altro anno difficile per i trasporti su strada, con forte calo della domanda di merci da trasportare, dovuto alla crisi, forte concorrenza estera e aumento di alcuni costi. Le imprese attive sono 1.558 (-3,6% rispetto al 2008 e -15,7% rispetto al 2000). L’aeroporto, nel 2009, ha movimentato 5.685 aeromobili e 521.244 passeggeri, con un decremento, rispetto al 2008, rispettivamente del -6,8% e -32,4%.
Nel credito si riscontra una lieve crescita dei prestiti “vivi” (+0,7%) a favore della clientela, rispetto al 2008. I depositi, per localizzazione della clientela, sono in crescita (+7,3%), il rapporto sofferenze/prestiti totali si è attestato, al 31/12/2009, al 2,66%; questi ultimi due dati sono migliori dei corrispettivi in Emilia-Romagna (depositi +5,5%, rapporto sofferenze/prestiti 3,30%) e in Italia (depositi +6,7%, rapporto sofferenze/prestiti 3,68%) e testimoniano una migliore qualità del credito.
Le imprese artigiane iscritte al 31/12/2009 sono 13.991( -1,5% rispetto alla stessa data 2008); le società di capitale, artigiane, sono cresciute del +7,2% rispetto al 2008. Sull’andamento dei settori, tenuta maggiore per la filiera alimentare e i servizi, difficoltà nei comparti metalmeccanico, edile, trasporti, mobile imbottito e calzaturiero.
Le cooperative attive al 31/12/2009, sono 537 (+0,2% rispetto al 2008) fra le quali si annoverano 85 cooperative sociali (+23 unità rispetto al 2000). Anche la cooperazione ha risentito della crisi, in particolare difficoltà nel settore agricolo, dei trasporti ed edile.