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MEZZOGIORNO: FEDERICO VECCHIONI (CONFAGRICOLTURA), “RILANCIARE L’AGRICOLTURA PER SOLLEVARE L’ECONOMIA DEL PAESE”
“Se la questione meridionale è ormai questione nazionale, anche la questione agraria meridionale deve diventare questione agraria nazionale: dobbiamo investire di più specificatamente nel sistema agricolo meridionale come componente essenziale per risollevare l’economia del Paese”. Lo ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo a Bari al convegno organizzato dal PDL.
Vecchioni ha ricordato che il settore primario ha sempre avuto notevole importanza per l’economia del Mezzogiorno. La produzione agricola italiana deriva per un terzo circa dalle regioni del Sud (15-16 miliardi di euro su 45) e così e la proporzione del valore aggiunto (11 miliardi su 28 complessivi). Oggi l’agricoltura, al Sud, incide sulla ricchezza prodotta in misura più che doppia rispetto al Centro Nord: il 3,4% sul valore aggiunto totale delle regioni meridionali e l’1,6% in quelle del Centro Nord.
“Dati che si riflettono sull’occupazione – sottolinea il presidente di Confagricoltura -: le unità di lavoro impegnate in agricoltura quasi il 9% del totale; al Centro Nord la quota non arriva al 4%”.
Da alcuni anni la produzione ed il valore aggiunto agricoli delle regioni meridionali sono in costante calo, con una tendenza strutturale che non può non preoccupare. “Fortunatamente c’è stata una positiva inversione di tendenza e nel 2008 il tasso di crescita del valore aggiunto agricolo è stato più o meno uguale sia nel Centro Nord che nel Mezzogiorno – mette in evidenza Federico Vecchioni -. E non vanno dimenticate le buone perfomance sui mercati esteri.”
Nel 2008 l’export agricolo è aumentato di quasi il 10%, quattro volte di più di quanto sia cresciuto nel Centro Nord. Ed è anche aumentato l’export verso i Paesi Mediterranei.
“L’area di libero scambio che si perfezionerà con l’Ue il prossimo anno – ha detto Vecchioni – potrebbe, dunque, tradursi in un’opportunità più che in un rischio per l’agricoltura del nostro Mezzogiorno.”
Il presidente di Confagricoltura è convinto che questi segnali positivi siano merito essenzialmente del sistema imprenditoriale che, in una situazione di carenza infrastrutturale e di diffuso disagio sociale, dovuto anche alla malavita organizzata, è stato il vero protagonista della tenuta di questo territorio”
“Si punti dunque sull’agricoltura – ha detto Vecchioni – a partire dai prossimi provvedimenti della Finanziaria per ridare slancio all’economia del Mezzogiorno e di tutto il Paese. Il nostro è un settore strategico che ha bisogno una strategia di largo respiro che coinvolga l’intero governo e di non di interventi parcellizzati.”
In questo senso vanno incentivati gli investimenti (nel Sud Italia gli investimenti in agricoltura tra il 2001 ed il 2007 sono calati del 6%, al Centro Nord sono invece sono aumentati del 15%). Anche per aumentare la produttività del lavoro che è inferiore a quella del Centro Nord (18,6 mila euro per unità di lavoro contro 25,1 mila euro) e che cresce a tassi molto bassi.