Le imprese della provincia di Forlì–Cesena nel secondo trimestre 2009
I dati sulla crescita delle imprese attive secondo Movimprese, resi noti dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, evidenziano un saldo positivo tra imprese iscritte e imprese cessate nel secondo trimestre 2009 – aumentano le imprese dei settori “Attività immobiliare, noleggio, informatica e ricerca” e “Costruzioni” – continua la flessione delle imprese del settore agricolo – Prosegue la crescita delle società di capitale
Torna positivo, dopo il saldo negativo del primo trimestre 2009, il saldo tra imprese iscritte e imprese cessate nella provincia di Forlì-Cesena nel secondo trimestre dell’anno in corso. Questo è quanto rileva Movimprese, l’analisi statistica trimestrale condotta da Infocamere sul Registro delle Imprese, fornendo i numeri relativi alla movimentazione delle aziende su tutto il territorio nazionale. In particolare l’elaborazione dei dati diffusa dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena riguardanti la natalità e mortalità delle imprese nel secondo trimestre 2009, monitora le imprese registrate al 30/6/2009, che sono complessivamente 45.026, delle quali 40.807 attive; le iscrizioni nel corso del trimestre sono state complessivamente 660 a fronte di 475 cessazioni, determinando un saldo positivo pari a 185 unità (nel I trimestre 2009 il saldo era di segno negativo, pari a -330 unità).
Tra la fine del secondo trimestre 2008 e la fine del secondo trimestre 2009 le imprese attive in provincia, comprese le agricole, sono diminuite dello 0,5%; in regione invece sono aumentate dello 0,1, in Italia del 2,4%.
I tassi di crescita nel trimestre, calcolati sulle imprese registrate al netto delle cancellazioni d’ufficio, comprese quelle agricole, sono positivi per tutti i livelli territoriali: +0,41% per la provincia, +0,37% per la regione e +0,46% per l’Italia.
Considerando i settori più significativi, per numerosità delle imprese attive, si nota come si espanda in misura maggiore il comparto “Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca” con una percentuale del +2,1%, comparto che interessa ormai il 14,7% delle aziende iscritte al Registro Imprese, al netto del settore agricolo.
Segue il comparto “Costruzioni” con un aumento dello 0,9%, settore che costituisce il 20,5% del totale delle imprese attive al netto del settore agricolo.
Le ”Attività manifatturiere”, settore tra i più rappresentativi, sono invece in calo (-1,3%) (rappresentano il 15,4% del totale); come pure contrazione si riscontra per il “Commercio” con –0,5% (27,7% del totale).
Al 30/6/2009 le imprese del settore agricolo risultano essere 8.509 (-2,4% rispetto al secondo trimestre 2008); a livello regionale e nazionale il calo è stato minore, rispettivamente -2,1% e -1,9%.
Riguardo alla forma giuridica si nota il crescente aumento delle società di capitali (+7%) che rappresentano ora il 16,5% delle imprese non agricole. La crescita provinciale è stata superiore a quella regionale (+5,2%), ma inferiore a quella nazionale (+14,9%).
Prevalgono tuttavia, nella composizione del tessuto produttivo provinciale, le ditte individuali che rappresentano il 55,7% delle imprese non agricole della provincia, a fronte di un valore pari al 54,7% per l’Emilia-Romagna e al 57,8% per l’Italia; per loro si è registrata in provincia una diminuzione dell’1,4%. Le società di persone, pari al 25,3% del totale provinciale, sono diminuite dell’1,1%.
“I dati dimostrano – commenta Tiziano Alessandrini, Presidente dell’Ente Camerale – che il Registro Imprese conferma una sostanziale tenuta. Tuttavia, se prendiamo in esame la dinamica delle cessazioni dei primi sei mesi 2009, confrontandola con quella dei primi sei mesi 2008, emerge che queste sono calate dell’8,33%, nelle imprese individuali, mentre sono cresciute del 19,27% nelle società”. Ciò dimostra che il Registro Imprese, pur rafforzandosi lievemente, di fatto si impoverisce delle aziende più strutturate.”