Detrazioni al 55% per aiutare ambiente ed economia

Che in Italia sia l’elevatissima tassazione una delle cause principali della paralisi economica è una opinione diffusa e condivisa. Una riprova di questo è che ad esempio, il solo incentivo consistente nelle agevolazioni fiscali del 55% per le ristrutturazioni e interventi atti a migliorare la resa energetica dell’abitazione, ha innescato un giro d’affari del valore di 18 miliardi di euro, oltre un milione di interventi, con un corrispettivo di 50.000 posti di lavoro creati all’anno.

Un giro d’affari che ha giovato all’economia del Paese, attraverso i guadagni che piccole e medie imprese e lavoratori nel settore realizzano, e che giova anche alle famiglie che risparmiano sulla bolletta, oltre che sulle imposte sul reddito.

Ovviamente la misura non ha solo effetti economici: non va dimenticata l’esigenza ecologica per la quale è nata, risparmiare energia e ridurre le emissioni di biossido e monossido di carbonio, responsabile il primo dell’effetto serra ed il secondo di ben più gravi avvelenamenti e patologie.

Il prossimo passo, dopo i benefici concessi ai privati che grazie alle detrazioni riescono a destinare risorse all’ottimizzazione dei consumi energetici delle proprie abitazioni, è passare al settore pubblico. Se le case degli italiani infatti hanno una pessima resa energetica, molti edifici pubblici, sedi di enti ed istituzioni sono messi peggio. E gli sprechi pesano sull’ambiente e sulle tasche dei contribuenti, finendo poi a causare tagli esagerati che penalizzano il personale. Sbloccare risorse o allentare la morsa dell’austerità anche in questo campo permetterà di realizzare molti più interventi, con effetti positivi già citati sia sull’ambiente sia sull’economia.

Il settore immobiliare giova delle detrazioni del 55%, ma è ancora molto provato: se le detrazioni hanno creato un ritorno occupazione interessante, le perdite causate dalla crisi sono ancora ingenti e profonde.

Ben 550 mila persone hanno perso il loro lavoro a causa della paralisi del settore immobiliare. Mezzo milione di disoccupati in più in uno dei settori trainanti di ogni economia oggi in ginocchio a causa di un circolo vizioso che tra difficoltà di accesso al credito e poca liquidità disponibile per le famiglie, una tendenza generalizzata al risparmio causata dalla paura di un peggioramento delle condizioni economiche del Paese e le tasse sempre più alte, fa in modo che le vendite e le costruzioni di immobili crollino a picco. Ristrutturazioni, ammodernamenti, messe in sicurezza e miglioramenti atti a risparmiare energia al momento sono tra i pochi interventi che possono salvare dalla rovina un intero settore e che per questo vanno incoraggiati.

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