I due progetti riguardano la Fase II del giacimento Longhorn e lo sviluppo del giacimento Appaloosa, situati offshore nell’area centrale del Mississippi Canyon (MC), a circa 100 km delle coste della Louisiana. L’area del Mississippi Canyon comprende anche la piattaforma Corral operata da Eni, precedentemente conosciuta come piattaforma Crystal, e il giacimento stesso di Longhorn, attualmente in fase di sviluppo.
San Donato Milanese (Milano) – Eni ha avviato due nuovi progetti di sviluppo nella parte statunitense del Golfo del Messico (Greater Longhorn Area). I due progetti riguardano la Fase II del giacimento Longhorn e lo sviluppo del giacimento Appaloosa, situati offshore nell’area centrale del Mississippi Canyon (MC), a circa 100 km delle coste della Louisiana. L’area del Mississippi Canyon comprende anche la piattaforma Corral operata da Eni, precedentemente conosciuta come piattaforma Crystal, e il giacimento stesso di Longhorn, attualmente in fase di sviluppo.
Lo sviluppo della Fase II del giacimento Longhorn, avviato lo scorso dicembre con un investimento pari a circa 113 milioni di dollari, si avvale di un pozzo sottomarino aggiuntivo collegato alla piattaforma Corral. Il picco di produzione è stimato tra gli 850 mila e 1,415 milioni circa di metri cubi di gas al giorno. Il progetto di sviluppo a gas di Longhorn, operato da Eni con una quota del 75% (Nexen è l’altro partner con il 25%) è situato nei blocchi MC 502 e 546 a una profondità d’acqua di oltre 700 metri. L’avvio della produzione di Longhorn è previsto nel luglio 2009.
Il giacimento adiacente di Appaloosa (100% Eni) consiste dei blocchi MC 459, 460 e di una porzione dei blocchi MC 503 e 504, ed è situato a una profondità d’acqua di oltre 850 metri. L’investimento previsto per lo sviluppo di Appaloosa, avviato anch’esso nel dicembre 2008, è di oltre 228 milioni di dollari. La capacità di trattamento del petrolio della piattaforma Corral sarà inoltre ampliata per accogliere il first oil di Appaloosa, atteso per il gennaio 2010 con un picco di produzione di 7.500 barili di petrolio al giorno.
Questi due nuovi progetti offriranno a Eni un’ulteriore opportunità per aumentare la propria produzione e rafforzarne la presenza nell’area del Mississippi Canyon. La piattaforma Corral, operata da Eni, diverrà a sua volta un importante hub di trattamento di petrolio e gas ai confini dello Shelf del Golfo del Messico, con la creazione di ulteriori sinergie per la Greater Longhorn Area grazie a una campagna di sviluppo prevista per la seconda metà del 2009. Il potenziale della Greater Longhorn Area, in termini di riserve e risorse esplorative, è stimato in circa 100 milioni di barili di olio equivalente.
Negli Stati Uniti d’America, Eni è presente nel Golfo del Messico con licenze di esplorazione e produzione in 403 blocchi ed è tra i principali produttori di idrocarburi con una capacità netta che supera i 100.000 barili di olio equivalente (il 60% dei quali è operato). Eni è inoltre presente in Alaska, dove possiede 173 licenze nel North Slope ed è operatore del campo di Nikaitchuq, in fase avanzata di sviluppo.