Chi, da bambino, non ha mai giocato con il pluriball? Quel materiale da imballaggio ammortizzante composto da tante piccole bolle d’aria che, quando vengono fatte scoppiare, danno molta soddisfazione.
A tutti è sicuramente capitato di trovarselo in casa o di doverlo acquistare per riporre in modo sicuro oggetti particolarmente delicati. Non tutti, però, conoscono la sua storia, la sua composizione e i vari utilizzi.
La storia del pluriball
Come molte delle innovazioni, moderne e non, anche l’invenzione del pluriball è stata completamente accidentale. Tutto iniziò nel 1957 in un garage di Hawthrone, una cittadina del New Jersey (Stati Uniti d’America), quando i due ingegneri Alfred Fielding e Marc Chavannes cercavano di produrre una carta da parati in plastica con supporto in carta.
Alfred e Mark riuscirono nel loro intento, ma l’invenzione non riscosse mai successo come carta da parati. Passarono gli anni e i due ingegneri si resero conto che questo speciale materiale era perfetto per imballare oggetti e per preservarli durante i trasporti.
Fu così che il pluriball venne registrato come prodotto da imballaggio ammortizzante e, nel 1960, Alfred Fielding e Marc Chavannes fondarono la loro società Sealed Air Corporation.
Utilizzo del pluriball
L’utilizzo principale di questo materiale è quello di preservare gli oggetti fragili durante il trasporto, per evitare che si rompano o che si rovinino.
Sebbene esistano diverse grammature del pluriball, tutte hanno il medesimo scopo. La differenza sostanziale è che la grammatura più leggera non solo ha un minor peso, minor ingombro (perfetto per le spedizioni), ma ha anche un costo decisamente più contenuto.
Grazie alle sue caratteristiche, questo materiale viene spesso usato anche come riempimento di scatole di cartone, soprattutto di quei colli che devono essere spediti tramite corriere. Il suo effetto ammortizzante, infatti, evita che gli oggetti all’interno della scatola vadano a urtarsi accidentalmente.
Sebbene il pluriball, noto anche in Italia con il termine “millebolle”, sia utilizzato come mero materiale da imballaggio, in tempi brevi si è diffuso anche come un economico antistress. I suoi stessi creatori si resero conto che il pluriball era perfetto per ridurre lo stress degli studenti universitari e che era in grado di scatenare una dipendenza ossessivo-compulsiva. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato da diverse università di tutto il mondo e il risultato è unanime: le persone dopo aver scoppiato quale bolla sono decisamente più felici, rilassate e più disponibili.
Il pluriball è stato utilizzato anche da artisti per riprodurre quadri, iniettando in ogni bolla del liquido colorato, fino a ottenere un effetto simile a quello del mosaico.
Dove trovare il millebolle
È molto facile acquistare il pluriball. Se si ha particolare fretta e ci serve in tempi brevi, basta recarsi in uno dei tanti negozi di ferramenta o fai da te sparsi in tutta Italia. Un esempio sono Leroy Merlin e Brico.
Se invece abbiamo a disposizione più tempo, possiamo reperirlo comodamente su internet. Numerosi sono infatti i portali di shopping online che vendono questi rotoli per imballaggio, uno su tutti Amazon.
Normalmente è possibile reperire il pluriball anche nei negozi che vendono tutto il necessario per l’imballaggio o per i traslochi.