Presentazione del libro, Wall Street: La stangata. Cosa abbiamo imparato per non perdere più soldi
di Gianfilippo Cuneo e Fabio Tamburini – 18 gennaio 2010, ore 17.30, Fondazione CUOA, Villa Valmarana Morosini, Altavilla Vicentina (VI)
LA SCHEDA DEL LIBRO
Wall Street: La stangata
Cosa abbiamo imparato per non perdere più soldi
di Gianfilippo Cuneo e Fabio Tamburini
La crisi economica e finanziaria è stata devastante e molto, in proposito, è stato scritto. Nonostante ciò non è ancora chiaro cosa sia davvero successo. Gianfilippo Cuneo, uno dei consulenti d’impresa più conosciuti e ora gestore di fondi d’investimento, risponde alle domande di Fabio Tamburini, direttore dell’agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor, sul crollo del capitalismo finanziario e sui peccati capitali commessi dalle principali banche d’affari, dalle agenzie di rating, da revisori, autorità di controllo e dai cosiddetti consiglieri indipendenti.
Quali sono limiti e opportunità del capitalismo famigliare nel contesto di crisi attuale e in prospettiva?
Quali gli errori, le omissioni e gli eccessi dei fondi di private equity? Tale «industria» ha ancora un futuro?
E ancora: come si spiega il fallimento clamoroso dei gestori del risparmio? Perché hanno sbagliato?
E, soprattutto, quali insegnamenti può ricavare il risparmiatore in un contesto economico di bassa crescita e crisi ricorrenti?
Qual è il bilancio della stagione delle privatizzazioni? Quali sono state le occasioni mancate e gli errori fatti?
Vengono analizzate, infine, le opportunità che nascono dalla crisi: come conviene muoversi, quali sono le difficoltà da superare e i rischi che si corrono, come si devono gestire le aziende nel contesto di una situazione che durerà anni.
Gianfilippo Cuneo lo dice a Fabio Tamburini in Wall Street: La stangata
“Le virtù del capitalismo anglosassone sono state celebrate a lungo perché ha vinto il mito delle grandi corporation che seguono le regole del profitto e del mercato ma la realtà, andando a scavare dietro la facciata, era ben diversa.“
“I falsi in bilancio continuano a pesare. C’è tutto un mondo, dietro alle quinte dei numeri ufficiali, che non si conosce e che a volte risulta sorprendente perfino agli addetti ai lavori.”
“L’industria del risparmio è finita a pezzi dimostrandosi qual è, e cioè una industria per lo sfruttamento del risparmio.“
“Il peccato capitale è stato dei banchieri, che hanno smesso di fare il loro mestiere: calcolare il rischio dei finanziamenti e prestare i soldi in base alla capacità delle imprese di ripagare il debito. Invece hanno preferito seguire logiche puramente speculative per ottenere profitti sempre più elevati .”
L’EVENTO
A seguire un dibattito sugli effetti e gli orizzonti aperti dalla crisi economico-finanziaria.
Partecipano alla tavola rotonda, oltre agli autori del libro, il Presidente della Fondazione CUOA Vittorio Mincato e il Presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin.