Le monete antiche italiane che hanno un certo peso dal punto di vista storico ed economico sono le Lire del Governo Provvisorio della Lombardia: risalgono al periodo che va dal 23 marzo al 2 agosto del 1848, periodo in cui avvenne la lotta con gli austriaci. Ad oggi si calcola che abbiano in media un valore di circa 200 euro a esemplare se pensiamo alle 5 lire, mentre se passiamo alle 40 lire in oro allora il valore vola alle stelle e si tocca quota 3.000 euro per un singolo esemplare.
È molto importante sapere che la valutazione non sarà mai univoca e per questo è consigliabile far stimare la tua moneta antica in più posti, così da poterti districare al meglio e imparare a conoscere l’oggetto che conservi attentamente all’interno delle mura domestiche. Potrai scegliere quindi, come detto in precedenza, su diversi tipi di valutazione: è consigliabile affidarsi prima di tutto alle pubblicazioni di numismatica che contengono l’elenco delle varie monete con la valutazione economica. Altrimenti puoi recarti presso aziende specializzate nel servizio che potranno quindi valutare la moneta in cambio di un prezzo ridotto.
3. Monete antiche greche: curiosità e valore
Non importa di quale periodo si parli, è certo però che ogni popolo, fin dall’antichità abbia sempre utilizzato strumenti utili per lo scambio di beni per mezzo di monete che nel tempo hanno saputo acquistare un certo valore e importanza storica. Partendo da questo punto parleremo dell’importanza legata alle monete antiche greche, note per la loro bellezza caratterizzata dalle immagini artistiche realizzate a rilievo. Nel corso dei secoli hanno subito diverse variazioni a livello di produzione che hanno poi portato alla loro classificazione dettagliata. Sono estremamente amate dai collezionisti pronti a spendere importanti cifre pur di assicurarsele; il loro valore, come avviene con tutte le monete antiche, è variabile. Il valore numismatico è dato dalla rarità, dalla sua richiesta sul mercato e dalla conservazione: ciò significa che non è solo il periodo storico a cui risalgono a influenzare poi il valore economico, poiché esistono monete più recenti di altre che risultano essere più rare non solo per la presenza d’oro ma anche per il loro stato di conservazione.
Nel caso specifico delle monete antiche greche non vi è solo un interesse legato ai collezionisti, ma anche agli studiosi: quelle che risultano essere più rare e di maggior valore sono di certo quelle risalenti al 336 – 323 a.C, del Regno di Macedonia, che se conservate al meglio possono arrivare a toccare un valore di circa 2.000 euro. Per riuscire a riconoscere dovrai guardare che sulla parte frontale vi sia disegnata la testa della dea Atena con elmo, mentre nella parte posteriore vi è una Nike in piedi, con il viso orientato verso sinistra e con una lancia nella mano sinistra. Esistono ovviamente anche altri tipi di monete greche che hanno un prezzo più basso, ma altrettanto importante: citiamo per esempio la Tetradracma che risale al 393 – 300 a.C., e può arrivare ad aggirarsi attorno ai 300/400 euro. Per riconoscerla dovrai notare il capo di Atena con elmato e sulla parte posteriore una civetta e un ramo d’olivo.
Sono caratterizzate da diversi tipi di lavorazione che sono riconducibili ai diversi periodi storici: per esempio nel periodo arcaico erano realizzate in oro o in argento ed avevano una forma a goccia. La loro particolarità è data proprio dai disegni che riportano, dalle civette alle tartarughe, dalle divinità fino agli animali di diverso genere; nel periodo classico rappresentavano su un lato il simbolo della città produttrice e una divinità greca o un eroe leggendario.
Tali monete sono considerate a tutti gli effetti come veri capolavori dell’arte incisoria antica.