Il Presidente del Veneto Luca Zaia sulla crisi della Grecia.
“Chi non rispetta le regole della casa comune, per tornarvi deve fare anticamera. Il rigore nel rispetto delle leggi economiche, come dei principi di libertà e democrazia, deve essere preteso da tutti gli Stati membri dell’UE. E chi non lo garantisce, deve assumersene la responsabilità davanti al proprio popolo e davanti ai 750 milioni di cittadini europei. Come avviene nel campionato di calcio, chi resta ultimo in classifica è giusto che retroceda e vale forse la pena di pensare a un purgatorio, durante il quale dovrà allenarsi meglio e di più per poter tornare fra le grandi squadre la stagione seguente”.
Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando la crisi della Grecia e il probabile prossimo intervento UE per risanarne i conti.
“Non è moralmente accettabile – ha proseguito Zaia – che a fronte di quanti stringono la cinghia e lavorano per rispettare i criteri di Copenaghen, ci sia chi, come la Grecia, tiene larghi i cordoni della borsa, per esempio mantenendo l’età pensionabile a 51 anni, salvo poi bussare alla porta dell’Europa per chiedere aiuto. Chi viola gli accordi, deve poter rientrare nell’Unione solo a patto che metta ordine nei conti, rispetti le regole comuni e contribuisca alla costruzione di quest’Europa che – con la crisi di Atene – ha subito una cocente sconfitta politica. Se non fosse per le serie conseguenze che la crisi greca provocherà a livello europeo – ha detto ancora il presidente – quella che stiamo vivendo potrebbe essere una magistrale messa in scena della favola di Esopo ‘La cicala e la formica’”.