Economia: Consuntivo Eurostat
I primi consuntivi 2009 diffusi in data odierna da Eurostat, confermano la grave situazione in cui versa il settore agricolo italiano così come l’intero contesto dei Paesi dell’Unione Europea. Lo pone in evidenza Confagricoltura che sottolinea come il reddito agricolo per occupato si stima calato in termini reali del 12,2%, rispetto al 2008, nella media comunitaria (UE 27). Si annulla, pertanto, ogni progresso compiuto in questi ultimi anni, ritornando, con qualche scarto di punto, sui livelli del 2005.
L’evento negativo ha interessato quasi tutti i Paesi, con l’eccezione di pochi (Regno Unito, Malta, Finlandia, Cipro, Grecia) ma – rimarca Confagricoltura – ha colpito più duramente il nostro Paese per l’intensità della flessione registrata, sia nel breve che nel più lungo periodo. Si sconta, infatti, una flessione del reddito per occupato del 25,3% sul 2008, la più accentuata fra i paesi membri, esclusa l’Ungheria (-35,6%).
Peraltro, la dinamica del reddito agricolo del nostro paese appare in forte calo – (-30% circa) anche rispetto ai livelli del 2005: solo Lussemburgo, Irlanda e Danimarca accusano risultati più negativi.
“L’agricoltura italiana – commenta Confagricoltura – presenta un bilancio che, sotto il profilo dei risultati economici, la pone agli ultimi posti nella graduatoria comunitaria: si scontano, in particolare, la sensibile contrazione della produzione agricola e la forte caduta dei prezzi all’origine, in presenza di aumenti dei costi”.
Purtroppo i segnali negativi si assommano nel corso di questi anni: nel terzo trimestre del 2009, il valore aggiunto è diminuito di circa il 5% sul corrispondente periodo del 2008 e l’indicatore dei prezzi del valore aggiunto (deflatore) di circa l’11%.
“Sono risultati che devono far riflettere – dice Confagricoltura – e che richiedono una gamma più articolata e completa di interventi, in termini di politiche di sviluppo”.
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